de Maria Rosa Pocaterra-Schumacher 
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In Italiano

Perché l'Italiano e l'Inglese hanno una sola paginetta ciascuno? Innanzitutto perché abito e lavoro in Francia e quindi mi sembra più corretto riservare un trattamento privilegiato ai miei clienti francesi e secondariamente perché mi sembrava inutile ripetere date, foto, ecc.

Partirò quindi dal mio "slogan": perché TestoeContesto? Perché un testo è sempre legato ad un contesto (come dimostrato dagli esempi pratici nella pagina Home) dal quale non si può prescindere. Ne deriva che il mio intervento traduttivo comincia con la comprensione del messaggio nella lingua di partenza (francese e inglese) e la sua successiva trasposizione nella lingua d'arrivo (italiano). Questo processo può comportare le seguenti tappe:

  • adattamento: in alcuni settori, come quello pubblicitario, la traduzione sconfina nella riscrittura del testo:
    « XXX (corriere espresso internazionale), leads the way to the USA! » in Italiano diventa « XXX, ed è subito America », per tenere conto dei riferimenti culturali tra le due lingue.
  • miglioramento del testo nella lingua di partenza. Spesso, infatti, nell'analizzare il testo ai fini della traduzione, trovo incongruenze sfuggite al redattore che finisce per "correggere il tiro" nella propria lingua e chiarire il proprio messaggio.
  • revisione di testi già tradotti in italiano: «…Tra i 15 e i 65 anni, le alterazioni del benessere urinario riguardano una donna su due. Questa può avere un’origine batterica... ». Anche senza il testo di partenza è chiaro che esiste un problema di traduzione.

A lato pratico, gestisco personalmente il lavoro, con la massima riservatezza, senza avvalermi di intermediari. Per progetti importanti e/o in più lingue, collaboro con altri colleghi di provata esperienza, nella più totale trasparenza. Il mio approccio non cambia che si tratti di tradurre una breve inserzione nei quotidiani locali o un voluminoso manuale.
Chiedo sempre di vedere il testo per valutarne le difficoltà e presentare un preventivo quanto più possibile completo e definitivo.
Una volta ricevuto il preventivo firmato, comincio il lavoro. Questa fase è caratterizzata da una lettura attenta del testo di partenza, eventualmente la ricerca di documenti sull'argomento redatti nella lingua d'arrivo e la creazione di un glossario. Nel 90% dei casi utilizzo un programma di traduzione assistita per una maggiore efficienza in termini di produttività personale e di convenienza per il cliente che quindi paga il 60 o persino solo il 10% del prezzo pieno quando il suo testo è già tutto o parzialmente "in memoria".

Prima e durante la traduzione, mi capita spesso di inviare una lista di domande al cliente per chiarire dei punti che mi sembrano oscuri. Il tempo diciamo così "perso" a rispondere si traduce in realtà in tempo e denaro guadagnati rispetto all'eventuale necessità di rivedere i supporti pubblicitari, il sito internet, in caso di errori. Generalmente i miei clienti apprezzano questo mio rigore e me ne sono riconoscenti:

    « Hi again, I think you are assuming the right thing. Many thanks for your conscientious (is that the right word?!) work! » Mme Falter, DG Pêche.
     « Merci beaucoup pour toutes ces observations qui permettent aussi de corriger des « boulettes » en français. ….. », M. Cichowlaz, CRPM.

Infine, dopo una prima rilettura a schermo, confrontando il testo di partenza e quello di arrivo, stampo la traduzione e, in alcuni casi, la lascio "riposare" per riprenderla il giorno dopo e dare il tocco finale.

Ho voluto descrivere in dettaglio questo processo per far capire che la traduzione scritta di qualità è come una ricetta: se uno degli ingredienti manca o è insufficiente (prezzo ad esempio), il risultato rischia di essere notevolmente compromesso.

Attualmente lavoro principalmente nei settori comunitario, pubblicitario, immobiliare e giuridico e offro servizi di interpretariato in IT/FR/EN per trattative commerciali e in particolare nel settore immobiliare (Assemblee Generali di comproprietari, comunicazione tra l'amministratore condominiale e i condomini, traduzione di email, ecc.). I miei interessi personali mi hanno poi portato ad occuparmi prima di politiche di trasporto locale, partecipando alla fondazione e animazione dell'associazione VIVA06 per la difesa dei modi di trasporti alternativi all'auto dal 2002 al 2005, e successivamente di "alimentazione sostenibile" con la creazione di un'AMAP.